Naufragio Sul Pianeta Iduna by Tofte Arthur

Naufragio Sul Pianeta Iduna by Tofte Arthur

autore:Tofte, Arthur [Tofte, Arthur]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
editore: Arnoldo Mondadori Editore
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


VARIETA'

Un racconto di Kit Reed

POLO D'ATTRAZIONE

— Ascolta, Polly Ann, può essere che alla signora Brai-nerd non piacciano i bambini, perciò prendi Puff e Ambrose e vai nella tua camera, fino a quando non lo scopriremo.

Polly Ann si abbassò la sottanina increspata sulla pancia, prese in braccio il gattino, e si avviò verso la sua camera con i riccioli che le ondeggiavano. —Sì, mamma. — Si chiuse la porta alle spalle, poi la riaprì con una risatina maliziosa. — Ambro-se ha fatto la pipì sul tappeto.

Le tre note dèi campanello suonarono: Bong bong bong.

Norma gesticolò freneticamente. — Lascia perdere.

— Va bene. — Polly Ann, richiuse la porta.

Dando una lisciata ai cuscini di faille color turchino, e passando la mano sul mobile in noce della televisione, Norma Thayer, casalinga, andò ad aprire la porta.

Faceva la casalinga da anni. Puliva, cucinava, andava alle riunioni dell' Associazione Genitori e Insegnanti, comprava tutti i nuovi elettrodomestici di cui parlava la pubblicità, e in quel momento era piuttosto sottosopra, perché nonostante non avesse fatto altro che pulire la casa, suo marito l'aveva lasciata, e non c'era neppure un'altra donna a cui dare la colpa. Norma, d'ora in poi, avrebbe dovuto essere doppiamente attenta: perché era divorziata, e perché era andata ad abitare in un nuovo quartiere. In effetti, aveva cominciato bene, perché la loro nuova casa assomigliava esattamente a tutte le altre, a parte il fatto che era rosa, e i mobili erano dello stesso stile di tutti gli altri, perfino il tinello in formica della zona pranzo; lo sapeva perché aveva fatto un giro, di sera, sbirciando attraverso le finestre. E tuttavia, lei; e Polly Anne non avevano un papà che arrivava a casa alle cinque, come tutte le altre case, e anche se lei* e Polly Ann avevano il numero civico in ferro battuto, e mettevano la spazzatura in bidoni color pastello, e avevano sistemato il lampadario migliore davanti alla finestra del salotto, e la cucina era proprio carina come diceva la pubblicità, la mancanza del papà che metteva fuori la spazzatura e curava il giardino il sabato e la domenica, come tutti gli altri, metteva Norma in netto svantaggio.

Norma, come tutti quanti nel quartiere, sapeva benissimo che una casa è sempre una casa anche senza un papà, e alla lunga le cose potevano persino funzionare meglio, senza tutti quei mozziconi di sigaretta e quei pigiama sporchi da raccattare, ma lei era all'avanguardia: era la prima nel vicinato a doverlo dimostrare. Adesso la sua vicina stava venendo a trovarla per la prima volta, e il cuore da casalinga di Norma batteva forte. Se tutto andava bene, la signora Brainerd avrebbe guardato il divano, il tappeto di cotone sale-e-pepe (con rinforzo in gomma), e avrebbe visto che con o senza papà, Norma era brava quanto qualunque casalinga delle riviste, e che i suoi strofinacci per i piatti erano puliti quanto quelli del vicinato. Poi la signora Brainerd le avrebbe dato una ricetta, e l'avrebbe invitata all'ora del caffè, la mattina dopo, che, se non ricordava male, sarebbe stato offerto a casa della signora Dowdy, quella color giallino, nell'isolato vicino.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.